mercoledì 30 maggio 2007

Uomo virtuale in 4D

Ricercatori dell'Università di Calgary hanno creato il primo modello virtuale computerizzato del corpo umano in 4D. CAVEman, come è stato battezzato il modello, è alloggiato in CAVE, una stanza cubica in cui il corpo fluttua nello spazio, creato da quattro proiettori collocati in tre pareti e nel pavimento.
"Sei anni fa abbiamo costituito un team di informatici, biologi, matematici e artisti - ha detto Christoph Sensen, direttore del
Sun Center of Excellence for Visual Genomics dell'Università di Calgary - con lo scopo di costruire un modello completo dell'uomo, con una risoluzione dieci volte superiore a qualsiasi altro modello esistente. E abbiamo raggiunto lo scopo.
"Questo atlante del corpo umano, realizzato sulla base delle più aggiornate acquisizioni anatomo-fisiologiche, è in grado di riprodurre il funzionamento di tutti gli organi. Può essere osservato in dimensioni reali o in scala ingrandita a piacere. "E possiamo evidenziare tutti o solo alcuni componenti del modello in qualsiasi momento" aggiunge Sensen.
CAVEman, per la cui messa a punto sono state utilizzate anche le banche dati genetiche, è progettato per aiutare, oltre che gli studenti di chirurgia, anche i ricercatori di genetica: "Questa tecnologia è uno strumento potente per le mie ricerche - ha detto Benedikt Hallgrimsson , genetista dell'Università di Calgary - relative allo studio di come certe mutazioni conducono a problemi di sviluppo, come per esempio il labbro leporino e la palatoschisi."
Nel frattempo, dopo una serie di test, i ricercatori della
Uniformed Services University a Bethesda hanno annunciato che sono pronti a sostituire, almeno in molti casi, le autopsie tradizionali, con autopsie virtuali, condotte utilizzando la tomografia multidetector (MDCT), che consente un'accurata indagine del corpo in tutti i casi in cui l'autopsia non è eseguibile, crea gravi problemi religiosi, o ci si trova a dover compiere un numero molto elevato di perizie, come in caso di disastri o attentati.
Inoltre, osservano i ricercatori, l'autopsia virtuale ha il vantaggio di non distruggere eventuali prove, come può succedere per l'autopsia reale, o indirizzare con maggiore accuratezza la ricerca dei riscontri anatomo-patologici.
Fonte: Le Scienze 30-05-07

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