martedì 1 maggio 2007

Il nuovo pianeta

È il più piccolo pianeta al di fuori del sistema solare scoperto finora. Ed è anche quello che sembra avere la probabilità maggiore di ospitare acqua in forma liquida, condizione necessaria perché la vita, così come la conosciamo, si sviluppi.
Il pianeta è stato scoperto, grazie al telescopio dell’Eso (European South Observatory) che si trova in Cile, da un’équipe di astronomi francesi, svizzeri e portoghesi. «I ricercatori non hanno visto in senso stretto il pianeta - spiega l’astrofisica Margherita Hack - ma ne hanno dedotto l’esistenza dai disturbi che la sua massa provoca sul moto della stella intorno a cui ruota. Così, del resto, sono stati scoperti finora tutti i pianeti al di fuori del sistema solare».
Degli oltre 200 pianeti che in una decina di anni sono stati individuati, quest’ultimo però è il più interessante. La sua massa è solo 5 volte quella della Terra, si può considerare quindi un pianeta piuttosto piccolo. «Finora - dice Hack - i pianeti scoperti erano tutti delle dimensioni di Giove o addirittura più grandi. Di solito, i pianeti così grandi si trovano allo stato gassoso e sono molto caldi: circa mille gradi centigradi. In questo caso, invece, il pianeta è piccolo e poco caldo». In effetti, il nuovo pianeta è circa 14 volte più vicino alla sua stella, che si chiama Gliese 581, di quanto noi lo siamo al Sole. Tuttavia, Gliese 581 è una nana rossa, ovvero una stella più piccola e più fredda del Sole: «la sua temperatura - prosegue Hack - dovrebbe aggirarsi intorno ai 2000 gradi, mentre quella del Sole è di circa 6000. Data la distanza a cui si trova il nuovo pianeta da questa stella, i ricercatori hanno dedotto che la sua temperatura dovrebbe essere compresa tra 0 e 40 gradi centigradi. Questo vuol dire che, se ci fosse dell’acqua, sarebbe allo stato liquido». Inoltre, «il raggio del pianeta è solo una volta e mezza quello della Terra e i modelli matematici prevedono che in queste condizioni il pianeta sia o roccioso o completamento coperto da oceani» ha detto Stéphane Udry, uno degli autori dell’articolo uscito sulla rivista «Astronomy and Astrophysics» in cui si annuncia la scoperta.
Gliese 581 è tra le 100 stelle più vicine a noi: dista dalla Terra circa 20,5 anni luce e si trova nella costellazione della Bilancia. Il pianeta simile alla Terra compie un’orbita completa intorno ad essa in 13 giorni e sembra che sia in compagnia di almeno altri due pianeti.
Naturalmente è impensabile poter inviare una sonda per vedere cosa effettivamente accade intorno a questa stella. Benché vicina, la sua distanza dalla Terra è comunque enorme: «circa 600 milioni di volte quella tra noi e la Luna», spiega Hack. È per questo che oggi il pianeta non si riesce a vedere. «C’è, però, un grosso progetto europeo per la costruzione di un telescopio con uno specchio di diametro compreso tra 50 e 100 metri: forse con questo strumento potremo in un futuro vedere di più», si augura Hack.
Intanto, si fanno progetti. «Questo pianeta - ha detto Xavier Delfosse, ricercatore dell’università di Grenoble che ha partecipato allo studio, - è un possibile ed importante obiettivo per le future missioni spaziali dedicate alla ricerca della vita extraterrestre». Un obiettivo che potrebbe anche far rivedere i pesanti tagli al budget praticati dalla Nasa, l’ente spaziale americano, alla ricerca di vita al di fuori della Terra dopo le delusioni venute da Marte.
Fonte: L'unità 25-04-07

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