sabato 20 ottobre 2007

Un test per l'Alzheimer

Un semplice esame del sangue potrebbe, in futuro, portare alla diagnosi del morbo di Alzheimer anni prima che si manifestino i sintomi: è una delle ricadute di una ricerca dell’Università di Stanford, pubblicata su Nature Medicine.
Gli indicatori della malattia sarebbero alcune proteine implicate nella comunicazione tra le cellule cerebrali. La scoperta aumenta la conoscenza dei meccanismi della patologia, e potrebbe portare allo sviluppo di terapie.
Gli studiosi hanno, innanzitutto, monitorato le proteine alterate nei malati rispetto ai sani. Poi hanno esaminato i campioni di sangue di 258 persone, alcune senza sintomi, altre con lievi deficit cognitivi, altre in fase conclamata. Delle 120 proteine “indagate”, solo 18 si sono dimostrate “colpevoli”, cioè caratterizzanti la patologia. L’esame risultava positivo in 90 persone su 100, sia nei pazienti asintomatici, sia in chi manifestava la malattia. Altri 47 volontari, senza sintomi, sono stati poi seguiti per periodi dai due ai sei anni: al termine dello studio il 91% di chi era risultato positivo aveva sviluppato il morbo.
L’Alzheimer colpisce mezzo milione di italiani e porta a una progressiva perdita delle funzioni cognitive, fino all’incapacità di compiere azioni elementari e di badare a se stessi. Le terapie sono, ad oggi, solo sintomatiche.
Fonte: ScienceDesk 17-10-07

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