mercoledì 3 ottobre 2007

I 50 anni dello Sputnik

Esattamente 50 anni fa, il 4 ottobre del 1957, Mosca annuncia che dalla base di Baikonur, nell’odierno Kazakistan, è stato lanciato nello spazio con successo il primo satellite artificiale terrestre: lo Sputnik1.
Si tratta di una sfera di alluminio di 58 centimetri di diametro, pesante 83,6 chilogrammi e corredata di quattro antenne lunghe tra 2,4 e 2,9 metri, che dallo spazio lancia un bip-bip dal suono metallico. È la prima volta che un oggetto costruito dall’uomo supera l´atmosfera del pianeta e raggiunge lo spazio, tra 228 e 947 chilometri di altezza.Sputnik in russo significa “compagno di viaggio”, ed è il primo di una serie di successi spaziali dell’Urss: seguono il lancio dello Sputnik 2, con a bordo la famosa cagnetta Laika, e l’impresa di Jurij Gagarin nel 1961.
Il 5 ottobre 1957, Radio Mosca annuncia che l´Unione Sovietica ha inaugurato una nuova era: inizia la conquista dello spazio. L’evento viene presentato come un’inestimabile affermazione della scienza e del progresso, in realtà dietro alla “corsa allo spazio” c’è un’altra corsa ben più inquietante e agguerrita: “la corsa agli armamenti”. Il lancio dello Sputnik1 segna uno spartiacque nella storia della guerra fredda. Gli Stati Uniti restano non solo attoniti e increduli, per essere stati superati in capacità scientifica e tecnologica dall´Urss, ma anche preoccupati e persino spaventati.
E’ così che in America inizia una mobilitazione culturale e politica senza precedenti, la corsa alle armi riempie gli arsenali di decine di migliaia di ordigni nucleari e lancia le basi per una nuova economia, fondata sulla produzione incessante di nuova conoscenza. Viene superata l’economia fondata sulla produzione industriale di beni materiali e crescono gli investimenti in ricerca, scientifica e tecnologica, e nell’alta formazione. Se oggi ci troviamo in un’epoca in cui scienza e tecnologia regnano ovunque, lo dobbiamo un pò anche allo Sputnik.

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