domenica 28 ottobre 2007

Staminali: una prima francese

Ricercatori dell'Università Paris-Sud-XI (con Inserm e CNRS) hanno ottenuto la prima linea francese di cellule staminali embrionali umane, partendo da un embrione portatore di anomalie cromosomiche (trisomia 1 e monosomia 21), reperito al termine di una diagnosi preimpianto. Ciò è stato resa possibile dalle modifiche apportate alle leggi di bioetica nel 2004. Dopo l'uscita dei decreti d'applicazione nel febbraio 2006, numerosi altri gruppi si sono lanciati in questa corsa in Francia, soprattutto a Strasburgo e a Montpellier.
Nel mondo esistono già duecento linee come queste, soprattutto negli Stati Uniti e oltre Manica, in Corea e in Iran. L'ottenimento di questa prima linea di cellule, creata per future applicazioni nel campo della medicina rigenerativa, è un vero successo per l'equipe di Annelise Bennaceur-Griscelli. E' anche una buona notizia per l'intera comunità scientifica francese, giacché la nuova linea di cellule pluripotenti sarà a disposizione di tutti coloro che desiderano realizzarvi delle ricerche.
La linea cellulare deriva da un embrione sottoposto ad una diagnosi preimpianto (Dpi). La coppia che ha richiesto la Dpi aveva già perso due bambini per una grave malformazione cardiaca connessa alle anomalie cromosomiche. Grazie alla tecnica diagnostica, i biologi hanno individuato un embrione indenne dall'anomalia, riuscendo a impiantarlo. Tuttavia, hanno reperito altri embrioni anormali, dai quali hanno prelevato delle cellule e ottenuto una sola linea embrionale. Un lavoro difficile poiché i successi non superano il 20% - 30% quando si procede da embrioni anormali e dunque scarsamente vitali (contro il 50% di riuscita con embrioni sani).
“E' una vera impresa riuscire a far crescere simili cellule e mantenerle in vita", ha dichiarato Annelise Bennaceur-Griscelli. Il team ha prima ottenuto da cinquanta a sessanta cellule, ma oggi ne possiede parecchi miliardi, tutte identiche e pluripotenti. "Siamo già riusciti a far differenziare alcune di loro in cellule del miocardio e stiamo cercando di verificare se siano portatrici di anomalie simili a quelle osservate nei bambini", ha aggiunto la ricercatrice. Dalle cellule staminali gli scienziati sono anche riusciti a generare le cellule del sangue (globuli e piastrine) e linee di cellule nervose che verranno messe a disposizione per gli studi sulle malattie neurodegenerative.
Fonte: Le Figaro 24-10-2007

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