martedì 13 marzo 2007

Risvegliare le cellule

La rimozione di una singola proteina, la "p21", riesce a stimolare tutta una serie di cellule che non sono più in grado di dividersi, reinserendole in quell'insieme di eventi ordinati e tra loro dipendenti che ne regolano la proliferazione e che prende il nome di ciclo cellulare. La scoperta, la prima del genere, è opera di un team di scienziati guidati da Marco Crescenzi, ricercatore presso il Dipartimento di Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell'Istituto Superiore di Sanità, e viene oggi pubblicata sul Journal of Cell Biology.
Con questo studio si dimostra che è possibile riattivare cellule differenziate terminalmente, cellule cioè che si sono ritirate permanentemente dal ciclo cellulare perdendo la capacità di dividersi, semplicemente sottraendo una specifica proteina ritenuta responsabile dell'inibizione della replicazione cellulare. "Questo nuovo filone di studi apre prospettive molto importanti - afferma il Presidente dell'ISS Enrico Garaci - si tratta, infatti, di una scoperta che può rappresentare un significativo contributo allo sviluppo dell'ingegneria tessutale oggi in gran parte affidata agli studi sulle cellule staminali, e dunque al tentativo di riparare i tessuti dell'organismo laddove non è possibile farne crescere le cellule in coltura o quando la proliferazione cellulare incontra ostacoli".
Lo studio parte dal fatto che la maggior parte delle cellule di individui adulti non presenta più un ciclo di divisione cellulare. "La ricerca -spiega Marco Crescenzi, autore dello studio - è stata condotta su cellule "quiescenti", cosiddette perché riposano in una sorta di sonno temporaneo dovuto per esempio alla scarsità di nutrimento; oppure "senescenti" perché invecchiate o perché il loro DNA risulta danneggiato e pertanto si "ritirano" in uno stato detto di "senescenza replicativa"; o ancora, acquisiscono funzioni specializzate e cessano "volontariamente" di dividersi. Tutti e tre questi stati, per quanto differenti, condividono lo stesso meccanismo molecolare responsabile dell'arresto della proliferazione. Infatti, nonostante i ricercatori fino ad ora abbiano provato a risvegliare queste cellule con mezzi diversi, la ricetta per riattivarle, quand'anche funzioni, si mostra differente per ogni stato".
In questa ricerca, invece, l'equipe coordinata da Crescenzi ha identificato un denominatore comune nella proteina regolatrice chiamata p21, che inibisce le proteine (chinasi) responsabili della divisione cellulare. "Lo studio è stato condotto su miotubi, ovvero su fibre muscolari differenziate, su fibroblasti umani quiescenti e su cellule renali senescenti - afferma il ricercatore - molte di queste cellule ignorano qualsiasi fattore di crescita, qualsiasi oncogene e promotore della divisione. Tuttavia, quando abbiamo rimosso la proteina p21 utilizzando RNA interferente, le cellule si sono "svegliate" e hanno avviato un processo di mitosi, ossia di duplicazione, ormai libere dalla continua inibizione del ciclo cellulare".
Lo studio, quindi, apre diverse prospettive. Lo stesso gruppo dell'ISS è già al lavoro per applicare la nuova scoperta alle cellule staminali. "Molte cellule staminali umane, infatti, mostrano una lentezza intrinseca a replicarsi, anche in vivo - afferma Crescenzi - Utilizzando il metodo messo a punto in questo studio, pensiamo perciò di poter favorire e accelerare, anche la proliferazione delle cellule staminali".
Fonte: ISS 13-03-07

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