sabato 3 marzo 2007

E la Luna sparì

Le eclissi, un po’ come le apparizioni di comete, non sono fenomeni così rari come si pensa. Ogni anno ne avvengono molte, ma, dal momento che sono visibili da un certo luogo e non da altri e dato che spesso sono modeste, soltanto poche sono veramente degne d’attenzione. E' il caso di questa notte. E’ l’unica delle 4 eclissi del 2007 visibile dall’Italia. Si dovrà poi aspettare fino al 2026 per trovarne un’altra altrettanto favorevole. A renderla tanto interessante è il fatto di essere totale e di verificarsi a cavallo della mezzanotte e quindi con le fasi culminanti mentre la Luna è più alta sull’orizzonte. L’inizio è alle ore 21 e 16 minuti, quando il bordo inferiore del disco lunare inizia a lambire la penombra terrestre. Durante un’eclissi totale la Luna dovrebbe essere completamente oscurata, dato che il cono d’ombra terrestre è sufficiente a contenere il nostro satellite. Invece è facile rendersi conto che assume una colorazione rosso-bruna. La causa è nell’atmosfera terrestre, che rifrange i raggi solari, maggiormente la radiazione rossa, la quale riesce in parte a penetrare nel cono d’ombra ed a conferire un po’ di rossore al disco lunare, mentre la radiazione violetta subisce una minore deflessione e non raggiunge l’astro. L’astronomo André Danjon nel 1920 propose di classificare le eclissi in base alla luminosità e alla colorazione che assume la Luna. Si definiscono di classe 0, se sono scure, con disco talora del tutto invisibile; di classe 1, quando la Luna assume una colorazione grigiastra o marrone in cui è difficile distinguere dettagli; di classe 2, quando appare di colore rosso cupo, con ombra scura e bordo chiaro; di classe 3, se la Luna acquista un colore rosso mattone, con l’ombra contornata da una zona grigia-giallastra; la classe 4 etichetta le eclissi chiare, di colore rossorame o arancione. Danjon aveva ideato questa scala per analizzare le proprietà dell’atmosfera: è risaputo infatti che le polveri ed alcuni gas assorbono la luce solare, ma non ebbe modo di servirsene. Nel 2005 è apparso un resoconto di Oleg Ugolnikov e Igor Maslov del Centro di Ricerche Spaziali di Mosca: hanno studiato con tecniche fotometriche le ultime eclissi per desumere le concentrazioni di aerosol negli strati della troposfera.

Fonte: TuttoScienze 28-03-07

I siti: http://sunearth.gsfc.nasa.gov/; http://aa.usno.navy.mil/data/; http://www.mreclipse.com/;

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