domenica 25 febbraio 2007

I microRNA continuano a sorprendere...

Uno studio dei ricercatori del Wistar Institute ha mostrato come i microRNA possano subire una sorta di editing molecolare con significative conseguenze fisiologiche. Una singola sostituzione nella loro sequenza può riprogrammare questi microRNA verso insiemi di geni completamente diversi rispetto a quelli bersaglio della molecola non modificata. Inoltre, gli errori nell’editing possono portare a conseguenze nefaste per la salute.
Le piccole molecole chiamate microRNA, formate da un numero limitato di nucleotidi, da 19 a 21, sono in grado di silenziare ampi insiemi di geni. Essi svolgono questo compito legandosi in modo specifico all’RNA messaggero, che trasporta l’informazione genetica, neutralizzandolo. Finora, sono state identificate molte centinaia di migliaia di specie di microRNA, e continuano a venire raccolte indicazioni del ruolo cruciale rivestito da queste molecole nella regolazione del funzionamento del genoma.
"Ciò che abbiamo scoperto è che in alcuni casi sono sufficienti modiche di un solo nucleotide per ottenere effetti vistosi", ha spiegato Kazuko Nishikura, ricercatore della Wistar e coautore dell’articolo apparso sulla rivista Science. "Poiché questi microRNA modificati non sono codificato nel DNA, se ne deduce che due versioni diverse possono essere prodotte da uno stesso gene, ed è questa circostanza che finora non era nota.
"Guardando più da vicino - ha continuato Nishikura - abbiamo verificato che la sostituzione identificata avveniva in una particolare e cruciale regione della molecola, quella formata dai primi 7 o 8 nucelotidi, che determina il bersaglio della molecola. Ciò suggerisce che il cambiamento potrebbe indurre la molecola modificata a silenziare insiemi di geni completamente differenti rispetto alla versione non modificata."
Utilizzando strumenti bioinformatici per confrontare i dati relativi alle diverse versioni di una sola specie di microRNA con sequenze geniche note, gli scienziati hanno identificato due differenti gruppi di circa 80 geni, ciascuno dei quali poteva essere il bersaglio delle due versioni della molecola. In seguito hanno selezionato tre geni da ciascuno gruppo per un’analisi più approfondita e per verificare che la loro espressione fosse effettivamente alterata, così come in effetti è risultato.
Fonte: Le Scienze 23-02-07

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