sabato 20 gennaio 2007

H2O - abuso mortale

Da sempre l’uomo ha considerato l’acqua come sorgente di vita. Gli antichi egizi la veneravano come principio di tutte le cose, e i pagani ne fecero una delle più importanti divinità. L’acqua è la nostra “linfa vitale” ma a volte è anche mortale. Una settimana fa, a Sacramento, sperduta capitale della California, una ragazza di 28 anni è morta per un’overdose d’acqua. Sembra uno scherzo e invece è pura realtà. Jennifer Strange ha partecipato a una gara negli studi della Kdnd (emittente locale), in palio c’era una Wii, la nuova console di casa Nintendo. Titolo della competizione: “hold your wee for a Wii”, ovvero trattieni la tua pipi per una Wii. Ai concorrenti veniva somministrato un quarto di litro di acqua ogni quarto d’ora. Scopo del gioco: vince chi beve più a lungo senza dover correre al bagno. Le cronache non riportano come si sia piazzata la povera Jennifer, ma risulta che la giovane donna sia stata stroncata da un caso di “intossicazione idrica”.
Pochi sanno che questa patologia esiste veramente, anche chiamata iperidratazione. Se nel corpo umano arriva, all’improvviso, troppa acqua si possono scatenare danni al sistema nervoso centrale. Ma come accade tutto ciò? Nel nostro corpo si stabilisce un equilibrio di potenziale elettrico tra l’interno e l’esterno delle cellule. Questo è mantenuto dagli elettroliti, sostanze che contengono ioni liberi: ioni di sodio (Na+), potassio (K+), magnesio (Mg++), calcio (Ca++) e cosi via. Il caso più tipico d’intossicazione idrica avviene quando l’immissione in corpo di troppa acqua provoca la diluizione di sodio nel plasma sanguigno. Questo porta ad uno squilibrio del potenziale elettrico e ne consegue uno scambio di acqua dall’esterno verso l’interno delle cellule. L’improvviso cambio di pressione interna provoca dei seri danni alle cellule, e se le cellule in questione sono quelle cerebrali, succede quel che è successo a Jennifer Strange. Non solo bere troppo è pericoloso, ma anche trattenere l’acqua non è affatto una buona idea. Un semplice diuretico le avrebbe salvato la vita. C’è chi ha calcolato che 3 litri d’acqua possono essere fatali ad una persona normale, ma 2 potrebbero bastare ad uccidere una persona con abitudini alimentari povere in sodio.
Ma come mai fin da bambini ci insegnano che bere tanta acqua fa bene, e da grandi ci raccomandano i famosi 2 litri al giorno per depurare il nostro organismo? Nessuno ci ha mai detto che di acqua si può morire! Diciamo pure che nessuno ci ha mai detto di trattenere l’acqua nel nostro corpo. Quindi il “take home message” è: bere si, ma senza trattenere la wee.
Fonte: Nòva del sole24ore 18-01-07

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