martedì 17 aprile 2007

L'ipertensione è nel cervello

La causa della pressione alta, finora attribuita al cuore e all'apparato circolatorio, potrebbe invece nascondersi nel cervello.
Secondo uno studio dell'Università di Bristol (Gb) in pubblicazione sulla rivista Hypertension, la responsabile di una patologia di cui soffrono circa 15 milioni di italiani e 600 milioni di persone nel mondo, sarebbe la proteina Jam-1. I ricercatori sono riusciti a isolare la proteina nei topi affetti da ipertensione (è invece assente nei topi sani) nell'area deputata ai meccanismi di controllo della pressione nell'organismo. Precisamente, Jam-1 si trova nel bulbo del tronco, situato sotto il cervelletto. Sarebbe quindi l'anossia nella zona del bulbo a scatenare una serie di reazioni che in ultimo sfociano nell'ipertensione.
Ma come avviene questo processo? Anche se il funzionamento esatto non è ancora chiaro, i ricercatori britannici spiegano che la proteina Jam-1 imprigiona i globuli bianchi, provocando un'infiammazione che altera la circolazione del sangue e riduce l'apporto di ossigeno nel cervello. A loro avviso, quindi, la pressione alta è una malattia vascolare infiammatoria che nasce del cervello, più che una malattia dovuta al malfunzionamento di cuore e vasi sanguigni.
Sebbene la pressione alta sia un disturbo multifattoriale, in cui sono molte le variabili in gioco, aver individuato l'esistenza di cause inattese legate all'invio di sangue al cervello apre nuove strade di cura. Anche se spesso asintomatica, l'ipertensione può provocare infarti e crisi cardiache, e danneggiare i reni. Jam-1 potrebbe diventare un target farmacologico per curare la malattia, almeno per quei pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali. “La nuova sfida sarà capire il tipo di infiammazione delle vene del cervello, così sapremo quali farmaci utilizzare e come dirigerli”, ha affermato Jiulian Paton, che ha seguito lo studio.
Fonte: Galileo 16-04-07

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