giovedì 2 agosto 2007

L’amore ai tempi della precarietà

Hanno tra i 30 e 40 anni, sono un milione e mezzo, vivono con pochi soldi e lavori instabili. Le nuove coppie hanno vite complicate, ma dimostrano grandi capacità di resistenza. Il loro segreto? Si aggrappano ai sentimenti.
E’ un salto nel buio, ma ne vale la pena. Perché se il sentimento regge la scommessa è vinta. Parliamo d’amore, anzi dell’amore “senza”: senza casa, senza lavoro, senza soldi e con il futuro incerto.
E’ la sfida di chi sceglie di vivere insieme anche se il conto in banca è a secco e il mutuo non te lo da nessuno.
E’ la decisione di fare un figlio senza aspettare il momento giusto, perché tanto quel momento non arriverà mai. La maternità garantita sembra un diritto dimenticato, e allora è meglio seguire il desiderio. Se il posto all’asilo non c’è bisogna sperare nei nonni.
E’ la scommessa di chi prova a costruire qualcosa senza poter contare su nulla.
E’ uno stile di vita “day by day”, dove i ruoli all’interno della coppia sono intercambiabili, dove le faccende di casa si fanno quando è possibile, a turno, anche la notte magari.
La chiamano “generazione flessibile”, ossia precaria, incerta, insicura e senza tutele.
E’ la generazione del terzo millennio, e noi ci siamo dentro fino al collo!

1 commento:

Unknown ha detto...

Io li chiamo più semplicemente coraggiosi e li rispetto profondamente. :-(